TWD vol.1 Giorni perduti,parte 1
Robert Kirkman (script) / Tony Moore (art) / Tony Moore (inks) |
Il primo capitolo di The walking dead si apre con una rapidissima sequenza action, vediamo due poliziotti Rick Grimes e Shane Walsh impegnati in uno scontro a fuoco con lo stereotipo ambulante del classico bifolco americano armato di fucile a pompa. I due agenti mettono in pratica una delle manovre di accerchiamento più ridicole mai viste, la quale non può che inevitabilmente concludersi con Rick che incassa una fucilata in pieno petto.
Quel colpo di fucile è l'evento cardine della serie. In seguito alle ferite riportate il poliziotto finisce in coma, ed è per l'appunto in quei giorni di incoscienza, in quei "giorni perduti", che sulla terra si scatena l'apocalisse. La seconda tavola è difatti interamente dedicata al risveglio, al primo respiro in questa nuova realtà.
Rick si risveglia sofferente e disorientato in un letto d'ospedale, luogo solo apparentemente deserto. I cadaveri ambulanti che hanno preso il posto di medici e pazienti, non tardano a fare la loro comparsa. L'ambientazione ospedaliera rende perfettamente l'idea di sconfitta della società nei confronti della "malattia" che la affligge, si tratta infatti del luogo in cui si è svolta la battaglia più importante, quella tra scienza è virus, scontro il cui esito appare ormai scontato.
Recuperati indumenti ed effetti personali Rick inizia a vagare per i reparti dove avrà il suo primo incontro con i Vaganti. Nell'immediata e rocambolesca fuga dalle inquietanti creature non avrà tempo di rendersi pienamente conto di ciò che lo circonda. Solo dopo essersi messo in salvo, fuori dall'ospedale, difronte al corpo orrendamente smembrato eppure cosciente di una ciclista, lo vedremo crollare, finalmente coscio dell'orrore che lo circonda. Non gli resta che saltare in sella e muoversi alla ricerca di ciò che resta della sua famiglia.
Percorrendo strade ormai completamente deserte ritrova la sua casa. L'abitazione appare devastata, è impossibile dire quanto tempo sia trascorso, giorni, mesi o addirittura anni. Una foto su di una parete mostra una famiglia di tre persone. La moglie ed il figlio di Rick ovviamente non sono in casa, spariti come del resto sembrerebbero aver fatto tutte le persone in vita apparte lui. Ma anche in questo caso non vi è nemmeno il tempo per elaborare la cosa che Rick torna nel regno dei sogni colpito da una badilata in testa.
Dato che i Vaganti non sembrano in grado di adoperare attrezzi da giardino, quella badilata è un inequivocabile segno di vita. A stendere Rick è infatti il piccolo Duane, che insieme a suo padre Morgan sembrerebbero essere gli unici abitanti ancora in vita della piccola cittadina. Resisi conto del suo stato di vivente i due decidono di accoglierlo in casa.
Grazie a Morgan ci viene fornito un quadro più chiaro della situazione. Rick scopre che durante le fasi iniziali dell'emergenza alla popolazione era stato indicato di convergere nelle città più grandi dove gli sarebbe stata fornita assistenza. Ma l'uomo , che evidentemente doveva aver visto un bel po' di film a tema zombie, ha deciso di non seguire la massa e di "giocarsela per conto suo". In Rick si riaccende la speranza, la famiglia della moglie si trova infatti ad Atalanta, ed è li che molto probabilmente avrà cercato rifugio. Sono trascorse solo alcune settimane dall'inizio di questa strana resurrezione dei morti, in un lasso di tempo così breve, sembra impossibile che tutto sia andato perduto. La scena si sposta quindi alla centrale di polizia, miracolosamente salva da furti e danneggiamenti tipici in situazioni del genere. Qui recuperate armi, divisa ed una volante , si congeda dal nuovo amico per partire in cerca della sua famiglia. Il capitolo si conclude mostrandoci Rick che prima di partire per Atalanta spara alla Vagante a cui aveva in precedenza sottratto la bici, il primo di una lunga serie di Vaganti abbattuti.
La serie televisiva d'altro canto amplia moltissimo gli eventi raccontati in queste 22 pagine soffermandosi maggiormente sulla psicologia dei personaggi , la crisi del matrimonio di Rick, il suo rapporto con Shane, vedremo il povero Morgan perseguitato da ciò che resta della moglie e molto altro. Da questo punto di vista la controparte cartacea potrebbe apparire più superficiale. In realtà si tratta semplicemente di due approcci differenti alla narrazione.
Nel fumetto impariamo a conoscere i personaggi osservandone le azioni e poche vignette riescono a rendere perfettamente l'idea di ciò che provano e pensano. I personaggi si confrontano raramente riguardo ciò che li tormenta, le priorità sono ben altre, i dialoghi che spesso appaiono quasi frivoli rendono perfettamente l'idea di persone che, almeno inizialmente, sono accomunate unicamente dal desiderio di sopravvivere. Questo perché The Walking Dead vuole essere il racconto di persone comuni e del modo in cui esse si evolvono difronte ad una situazione così estrema. Rick non è un eroe, è un semplice poliziotto di campagna con il minimo di addestramento eppure, si trasformerà in un leader pronto ad uccidere a sangue freddo chiunque qualora lo ritenesse necessario per la sopravvivenza della sua famiglia. Un evoluzione drastica causata da un continuo susseguirsi di eventi drammatici, diventati ormai il marchio di fabbrica di una serie in cui la morte è costantemente dietro l'angolo. In questo contesto gli zombie appaiono quasi come un semplice elemento di contorno, un pericolo costante ma a cui pian piano ci si abitua, sono i vivi, i "sopravvissuti", con la loro imprevedibilità a rappresentare il vero pericolo , ciò che spinge il lettore volume dopo volume ad andare avanti, per scoprire fino a che punto la distinzione fra vivi e morti che camminano sia sottile.
Tutti i diritti sui contenuti di questo blog(nomi, immagini, testi ed altro) sono di proprietà dei rispettivi autori e/o case editrici, sotto la tutela delle leggi internazionali sul copyright/trademark.
La serie televisiva d'altro canto amplia moltissimo gli eventi raccontati in queste 22 pagine soffermandosi maggiormente sulla psicologia dei personaggi , la crisi del matrimonio di Rick, il suo rapporto con Shane, vedremo il povero Morgan perseguitato da ciò che resta della moglie e molto altro. Da questo punto di vista la controparte cartacea potrebbe apparire più superficiale. In realtà si tratta semplicemente di due approcci differenti alla narrazione.
Nel fumetto impariamo a conoscere i personaggi osservandone le azioni e poche vignette riescono a rendere perfettamente l'idea di ciò che provano e pensano. I personaggi si confrontano raramente riguardo ciò che li tormenta, le priorità sono ben altre, i dialoghi che spesso appaiono quasi frivoli rendono perfettamente l'idea di persone che, almeno inizialmente, sono accomunate unicamente dal desiderio di sopravvivere. Questo perché The Walking Dead vuole essere il racconto di persone comuni e del modo in cui esse si evolvono difronte ad una situazione così estrema. Rick non è un eroe, è un semplice poliziotto di campagna con il minimo di addestramento eppure, si trasformerà in un leader pronto ad uccidere a sangue freddo chiunque qualora lo ritenesse necessario per la sopravvivenza della sua famiglia. Un evoluzione drastica causata da un continuo susseguirsi di eventi drammatici, diventati ormai il marchio di fabbrica di una serie in cui la morte è costantemente dietro l'angolo. In questo contesto gli zombie appaiono quasi come un semplice elemento di contorno, un pericolo costante ma a cui pian piano ci si abitua, sono i vivi, i "sopravvissuti", con la loro imprevedibilità a rappresentare il vero pericolo , ciò che spinge il lettore volume dopo volume ad andare avanti, per scoprire fino a che punto la distinzione fra vivi e morti che camminano sia sottile.
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